Lo stallo riservato ad personam: la battaglia della CPD

13/1/2017

La CPD, dal mese di ottobre 2016 sta interpellando l’Assessorato alla viabilità e Trasporti della Cttà di Torino, in merito alla delibera della precedente Giunta Comunale presieduta dal Sindaco Fassino del 19 aprile 2016 - mecc. 2016 01992/119 , in cui si precisa che sarà mantenuto lo stallo riservato ad personam soltanto nei casi in cui il famigliare o l’assistente che provvede all’accompagnamento della persona con disabilità, abbia la stessa residenza dell’assistito, accertabile dai registri anagrafici.

A diverse famiglie sono già arrivate comunicazioni di rimozione dello stallo da parte della Polizia Municipale, anche in casi in cui

-          l’assistente/accompagnatore vive con l’assistito ma non può e non ha intenzione di prendere la residenza presso la sua abitazione;

-          un figlio che assiste la madre con disabilità gravissima e la madre stessa risiedono allo stesso numero civico ma in due piani diversi….

-          e altri ancora…

L’Assessorato alla Viabilità e Trasporti della Città, a seguito dei nostri numerosi solleciti, ci ha comunicato che  “l'ufficio esercizio sta provvedendo alla riscrittura della delibera riguardante la normativa degli stalli disabili. L'opportunità di avere una normativa chiara e democratica richiede però necessariamente del tempo per poter valutare l'impatto di una scelta rispetto ad un'altra.

A tal proposito si inserisce la difficoltà del settore Esercizio di tale struttura di poter avere un controllo immediato sulle diverse situazioni in quanto i sistemi informatici utilizzati sono basati su un software che non permette un controllo generale”. Pertanto ci vorrà “ancora un po’ di tempo… in quanto la procedura per la rimozione è comunque lenta e avremo ancora qualche settimana per poter arrivare ad una versione, da condividere poi con le associazioni e giungere poi finalmente ad una positiva conclusione della vicenda.”

Fonte: Ufficio Stampa CPD